Informale ’60
Con questa mostra Giampiero Forzani racconta la sua amicizia con un gruppo di pittori ternani che hanno segnato la storia artistica di questa città.
Scrive Giampiero nelle note alle mostra:
“Li conobbi quasi tutti negli anni ’50 per via del mio lavoro. Mi portavano i loro quadri ed io glieli incorniciavo.
Erano uomini dalle personalita assai diverse.
Gian Piero Mercuri era il fumantino del gruppo e sempre pronto a far polemica.
Di ben altra personalità il suo amico Mano Ligios, ironico, gioviale, riservato al punto di spingersi successivamente ad accantonare i pennelli nonostante il suo palese talento.
Amici per la pelle, pacifici e compagnoni, erano Emilio Fioroni e Dante Riceputi: il primo grande sperimentatore in pittura, il secondo, con un presente da pittore informale ed un passato da pittore figurativo, dedicava i propri strali – manco a dirlo – ai molti pittori figurativi presenti in città.
Solo successivamente conobbi Giancarlo Vitturini, figlio d’Arte, uomo profondamente rispettoso, e non potei non notare le sue doti di grande osservatore.
Scelsero tuti la pittura informale come forma espressiva, spinti anche dall’assidua frequentazione degli ambienti spoletini, già rinnovati da personalità come Piero Raspi e Giuseppe De Gregorio.
Non ebbero vita artistica facile in un tempo poco avvezzo alle novità, soprattutto in un ambiente di provincia, ma furono stoici poeti della tela, non cedendo mai alle scorciatoie della fama.
Il loro insegnamento è prezioso e necessita di continui approfondimenti e, prima che pittorico, è insegnamento umano: Valore e Fama devono restare parole ben distinte.”