Terre della memoria

La terracotta reca memoria di tutto ciò che l’ha resa tale: l’argilla, l’acqua, l’aria, il fuoco, il tempo, l’uomo. L’argilla, materiale povero ma plasmabile, è resa plastica dall’acqua che la mantiene tenera; l’aria l’indurisce; il fuoco la trasforma e la rende resistente; il tempo la conserva; l’uomo la usa e lascia tracce. L’argilla pur essendo usata per costruire oggetti di uso quotidiano non ha mai rinunciato a presentarsi con i caratteri di eleganza e raffinatezza.
Ci racconta nei musei storie, usi e miti di tanti popoli.
Ogni oggetto in terracotta testimonia la sua origine povera e antica ma dimostra anche la sua resistenza al tempo e all’usura.
Ogni oggetto in terracotta non è solo se stesso ma memoria di ciò che ha rappresentato
A me, gli oggetti che costruisco, ricordano non solo le qualità straordinarie di questa materia ma anche un uomo che ne ha percepito subito la forte potenzialità espressiva, Giampiero Forzani che ha messo in mostra i miei primi “58 cotti” superando le difficoltà e la diffidenza di avere a che fare con sculture piuttosto che con quadri.
A lui che non c’è più, che ricordo presente col suo sguardo critico ma sempre entusiasta, è dedicata questa mostra.

Roberta Fanti